Come si chiama la tecnica di marketing per attrarre utenti del web?

Attirare l’attenzione dell’utente è una delle priorità principali nel marketing digitale. In un panorama online sempre più affollato, dove ogni secondo appaiono migliaia di nuovi contenuti, emergere significa saper stimolare interesse immediato. La tecnica più usata per raggiungere questo obiettivo si chiama clickbaiting. Si tratta di una strategia che si basa sull’uso di titoli, immagini o elementi di anteprima volutamente accattivanti, spesso sensazionalistici, progettati per invogliare l’utente a cliccare su un link.

Il clickbaiting nasce come risposta alla crescente difficoltà delle piattaforme online di catturare l’attenzione degli utenti. Con il passare degli anni, la competizione per il tempo e l’interesse del pubblico ha spinto creatori di contenuti, media e inserzionisti a sfruttare meccanismi psicologici semplici ma efficaci. Titoli come “Non crederai a ciò che è successo…” o “Questa storia ti cambierà la vita” sono esempi emblematici di questa tecnica.

Pur essendo spesso criticata per la sua natura potenzialmente ingannevole, il clickbaiting ha un’efficacia misurabile. Secondo uno studio di Outbrain, i titoli emozionali aumentano il tasso di clic fino al 21% rispetto a quelli neutri (fonte). L’obiettivo, però, non dovrebbe essere il semplice clic, ma la capacità di mantenere l’interesse dell’utente e di offrire un contenuto coerente con le promesse fatte.

Che cos’è il clickbaiting

Comprendere il clickbaiting richiede uno sguardo al suo significato, alle sue radici linguistiche e ai processi cognitivi che ne spiegano l’efficacia.

Origine del termine e significato

La parola clickbait è composta da “click” (clic) e “bait” (esca), ovvero un contenuto creato per attirare clic come un’esca attira un pesce. Il termine ha iniziato a diffondersi nei primi anni 2000 con la crescita dei contenuti virali. Il suo utilizzo si è intensificato con l’espansione dei social media, dove la velocità e la visibilità dei contenuti sono fattori chiave per il successo.

Meccanismi psicologici alla base dei clic

Il clickbait sfrutta bias cognitivi radicati nel comportamento umano. Uno dei più noti è il curiosity gap, ossia il divario tra ciò che una persona sa e ciò che vuole sapere. Questo stimola il desiderio di colmare l’informazione mancante, portando l’utente al clic. Anche l’effetto Zeigarnik, secondo cui le persone tendono a ricordare meglio le informazioni incomplete, contribuisce all’efficacia del clickbait.

Perché i contenuti clickbait attirano così tanto

Le persone sono naturalmente attratte da contenuti che promettono sorprese, emozioni forti o rivelazioni. Il linguaggio iperbolico, la suspense e l’ambiguità stimolano il coinvolgimento emotivo e spingono l’utente ad agire. Questo comportamento è stato amplificato dalle logiche algoritmiche dei social network, che premiano i contenuti ad alta interazione.

Tecniche e strumenti per catturare l’attenzione

Chi adotta il clickbaiting ha a disposizione una serie di strumenti testuali e visivi per stimolare la curiosità e l’interazione.

Titoli sensazionalistici e promesse forti

I titoli rappresentano il primo contatto con l’utente. L’uso di parole forti, numeri, domande dirette o aggettivi emozionali ha l’obiettivo di stimolare una risposta immediata. Frasi come “Ti lascerà senza parole” o “Ecco cosa non ti hanno mai detto” fanno leva sull’urgenza e sull’incompletezza.

Immagini, anteprime e call to action accattivanti

L’aspetto visivo è fondamentale. Immagini emotivamente intense, facce espressive o contrasti cromatici aumentano l’engagement. Anche l’anteprima del testo o le call to action come “Leggi ora” o “Scopri subito” rafforzano la spinta all’azione.

L’uso delle emozioni e della curiosità

Suscitare emozioni come rabbia, stupore o gioia è una leva potente per aumentare le interazioni. I contenuti che giocano sull’effetto sorpresa o sull’empatia generano più coinvolgimento, come dimostrato da molte campagne virali.

I pro e i contro del clickbaiting nel marketing

Come ogni tecnica di marketing, anche il clickbait ha vantaggi e svantaggi che vanno valutati con attenzione.

Aumento del traffico e visibilità del brand

Se ben dosato, il clickbait può aumentare le visite a un sito, migliorare la brand awareness e incentivare la condivisione sui social. Questo impatto è particolarmente utile nelle fasi di lancio o promozione di nuovi contenuti.

Rischi per la fiducia degli utenti

Quando il contenuto non è all’altezza delle aspettative generate, gli utenti si sentono ingannati. Questo danneggia la reputazione del brand e riduce la possibilità di fidelizzazione. La dissonanza tra titolo e contenuto è uno degli errori più comuni.

Effetti negativi sul posizionamento SEO

Google penalizza le pratiche che mirano solo ad aumentare i clic senza offrire contenuti rilevanti. Un bounce rate elevato e una bassa permanenza sul sito sono segnali negativi che influenzano l’indicizzazione e la visibilità sui motori di ricerca.

Quando il clickbait diventa una strategia efficace

Esistono modalità per utilizzare il clickbaiting in modo intelligente, senza compromettere l’esperienza dell’utente.

La chiave è mantenere la promessa: un titolo può essere provocatorio, ma deve rimanere coerente con il contenuto. L’etica della comunicazione digitale richiede trasparenza e rispetto dell’utente.

Un buon titolo crea aspettativa e guida l’utente, ma è il contenuto a consolidare la relazione. Se il testo è di valore, l’utente lo riconosce e può tornare o condividere spontaneamente.

Molte testate giornalistiche hanno affinato l’uso del clickbait per attirare lettori senza perdere credibilità. Ad esempio, BuzzFeed e Upworthy hanno costruito il loro successo su titoli coinvolgenti supportati da contenuti informativi, emozionali e coerenti.

Errori da evitare

Alcune scelte sbagliate possono trasformare il clickbait da strumento utile a boomerang comunicativo.

Attirare clic con contenuti ingannevoli può portare a una perdita immediata di credibilità. In casi estremi, può danneggiare la reputazione in modo irreversibile.

Un titolo efficace deve condurre a un contenuto solido. Se il testo è generico, breve o privo di informazioni reali, l’utente si allontana e difficilmente tornerà.

Google aggiorna costantemente i suoi algoritmi per valorizzare contenuti autentici. L’uso sistematico di clickbait senza valore può causare cali di ranking e perdita di visibilità.

Il ruolo del clickbaiting nelle strategie digitali future

Il contesto digitale continua a evolversi, e con esso cambia anche il modo di intendere il clickbait.

Gli utenti sono più consapevoli e selettivi. Le tecniche che funzionavano dieci anni fa oggi possono risultare inefficaci. Le strategie vincenti sono quelle che combinano impatto visivo, chiarezza e utilità reale.

La sostenibilità nel marketing digitale passa dalla fiducia. Lavorare sulla qualità del contenuto e su una comunicazione autentica è più redditizio rispetto a tattiche brevi e aggressive.

Le piattaforme social premiano l’interazione vera, e i motori di ricerca evolvono per rispondere meglio all’intento informativo. Integrare contenuti interessanti con titoli intelligenti e coerenti diventa la nuova sfida per chi fa content marketing.

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