L’insegnante di sostegno è un docente specializzato il cui obiettivo all’interno della scuola è quello di cercare di ridurre la distanza tra i bambini portatori di handicap e il resto della classe, favorendo la loro integrazione e apprendimento.
La scelta di diventare insegnante di sostegno è una scelta di vita, mossa oltre che dall’amore per l’istruzione anche da una forte indole volta ad aiutare chi si trova a vivere in condizioni più svantaggiate.
Il percorso per diventare insegnante di sostegno si sviluppa, in una prima fase, seguendo le direttive previste per entrare nel mondo della scuola in veste di docente, ovvero conseguendo la laurea in Scienze della Formazione, sia essa primaria o secondaria a seconda degli obiettivi di specializzazione.
Per lavorare nella scuola al fianco di bambini disabili occorrerà poi intraprendere un successivo percorso volto a conseguire l’abilitazione a svolgere attività didattica con alunni portatori di handicap, secondo la direttiva del MIUR che autorizza le università italiane ad organizzare corsi magistrali preposti. Generalmente questi corsi sono a numero chiuso e prevedono oltre alle attività formative anche un certo numero di ore tirocinio che generalmente non scende sotto le 300.
Una volta terminato il percorso ci si iscrive alle graduatorie ad esaurimento per iniziare l’attività formativa, iscrizione che deve essere rinnovata ogni due anni.
Oltre alla formazione e alla pratica, in questo tipo di lavoro occorre avere una grande sensibilità e dedizione. Per gli interessati a diventare insegnanti di sostegno è consigliabile monitorare frequentemente le comunicazioni del Ministero dell’Istruzione per rimanere sempre aggiornati su eventuali modifiche nella legislazione che regolamenta la professione.