Per proteggere dalla corrosione i materiali in ferro e in metallo occorre trattarli con un prodotto antiruggine. La ruggine si forma quando questi materiali sono soggetti alle intemperie, all’umidità e all’acqua per lungo tempo.
Senza la stesura di una patina protettiva sulla loro superficie si va incontro a problemi non solo estetici ma anche strutturali. L’antiruggine serve per mantenere in buono stato una struttura o un oggetto, evitando che perda le sue caratteristiche, anche a livello di sicurezza. Inoltre si utilizza anche per preservare il suo aspetto originale nel tempo.
In questo articolo ci occuperemo dei prodotti antiruggine, spiegando quali tipologie esistono, come utilizzarli e quando e come rimuovere la ruggine.
Come togliere la ruggine
Ci sono vari modi per rimuovere la ruggine dai materiali metallici e ferrosi, sia utilizzando prodotti chimici che preparati naturali. In realtà, se la superficie da pulire è piccola e non troppo compromessa dalla ruggine, si può passarvi sopra della carta abrasiva o una spugna in ferro. Si possono ottenere ottimi risultati anche trattando l’oggetto con le spazzole da fissare sul trapano.
Esistono anche delle soluzioni semplici da preparare in casa, come quella a base di sale e succo di limone. E’ molto economica e assicura ottimi risultati, soprattutto se la ruggine interessa oggetti piccoli da pulire.
In questo caso mescola insieme una parte di succo di limone e tre di sale in un contenitore ed avrai una pasta da applicare alle macchie di ruggine con un pennello. Lasciala agire per mezz’ora e poi toglila con un panno. Vedrai che la ruggine sarà stata assorbita dalla pasta.
Tipologie di antiruggine
In commercio trovi una serie di validi prodotti per la rimozione della ruggine. Il primo di cui parliamo è il primer, uno dei più utilizzati. Si tratta di un prodotto a base di solfato di piombo che garantisce una protezione alla quale poi viene applicata anche una vernice.
Tra i prodotti antiruggine più diffusi ci sono anche le vernici isolanti specifiche per contrastare la formazione della ruggine. E sono molto usati anche gli smalti antiruggine e l’olio. Tutti questi preparati vanno stesi su superfici precedentemente pulite dalla ruggine, in modo che il prodotto possa svolgere appieno la sua azione protettiva.
Ci sono poi gli antiruggine spray, che producono sulla superficie interessata uno strato protettivo e altri prodotti in grado di fondere la ruggine con il ferro o il metallo. In pratica si crea una patina protettiva sulla quale è poi possibile stendere altre vernici.
In commercio trovi anche prodotti a base di acido tannico, la cui caratteristica principale è quella di trasformare la ruggine in uno strato resistente e rigido. Molte vernici si possono applicare direttamente su uno strato di ruggine, perché riescono comunque a fermarne l’avanzamento.
Infine possiamo ricorrere anche a degli antiruggini al minio di piombo, ma vista la presenza del piombo che è tossico è meglio non utilizzarli in casa. In genere vengono impiegati nel settore industriale per preservare le strutture metalliche all’aperto. Se comunque vuoi ricorre a delle vernici sintetiche puoi orientarti su quelle che al posto del piombo contengono il nitro.
Funzionamento dell’antiruggine
La funzione dell’antiruggine è molto semplice: preserva le superfici e le difende dall’ossidazione prodotta dal mix di anidride carbonica, acqua e ossigeno. Svolge la sua azione sulle superfici ferrose, creando uno strato protettivo.
Quando si forma la ruggine si vede comparire una patina rossastra che poi nel tempo si allarga e crea delle bolle nel ferro o nel metallo. Se non viene rimossa può andare ad intaccare l’oggetto, corrodendolo e mettendone a rischio anche la solidità.
Quando utilizzare un antiruggine
Puoi usare l’antiruggine, anzi dovresti sempre applicarlo, su tutti quegli oggetti o strutture lasciati all’aperto, che sono continuamente sottoposti agli agenti atmosferici e all’umidità. Ad esempio andrebbe applicato alle ringhiere di balconi e alle recinzioni in ferro.
Solitamente va passato prima delle vernici, in modo da preservare il fondo dalla ruggine. Utilizzando soltanto una vernice infatti non si è certi che gli elementi siano protetti dall’usura e nel tempo quasi certamente sulla vernice apparirà la temuta ruggine.
Come utilizzare l’antiruggine
La pulizia della superficie da trattare con l’antiruggine è la prima operazione da eseguire. Solo riportando il fondo ad uno stato originale sei certo che il prodotto antiruggine svolga appieno la sua funzione protettrice.
Ci sono due modi di procedere diversi a seconda che l’oggetto o la struttura siano o meno verniciati. Se non c’è vernice e il fondo è privo di ruggine si passa un inibitore e quando è asciutto si applica l’antiruggine.
Si lascia asciugare bene, ci vogliono dalle 6 alle 12 ore, e poi si procede con la prima mano di vernice alla quale ne seguirà una seconda. Nel caso di una superficie verniciata il procedimento cambia, e per prima cosa bisogna capire in che condizioni è lo strato del vecchio colore.
Se si vede qualche macchia di ruggine è sufficiente carteggiare nei punti interessati per rimuoverla. Le bolle di ruggine si possono eliminare con carta vetrata o spazzole di ferro e poi si passa la superficie prima con l’inibitore e poi con l’antiruggine. Quando quest’ultimo è ben asciutto il consiglio è quello di carteggiare tutta l’area e solo dopo stendere la vernice.
Se la vernice è molto rovinata conviene rimuoverla completamente. Per grosse superfici è meglio ricorrere a dei prodotti sverniciatori, a base chimica oppure a fiamma. Una volta riportato a nudo l’oggetto il procedimento è quello già citato in precedenza ossia si stende prima l’inibitore, poi l’antiruggine e infine la nuova vernice.